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06-06-2008 ROMA Due giovani madri rom con i loro figli durante lo sgombero del loro campo nel centralissimo quartiere di Testaccio. La loro comunità ha la cittadinanza italiana e fu già sgombrata dall’ex mattatoio dalla giunta comunale di sinistra per far posto alla “Città dell’altra economia”, un centro commerciale alternativo. Vivevano li da quindici anni e i bambini frequentavano le scuole del quartiere. Erano ben integrati e si erano costruiti una rete di amicizie con gli altri bambini del quartiere. Dopo essere stati parcheggiati per più di un anno su una strada adiacente all’ex mattatoio, una nuova ordinanza della giunta comunale di destra li ha obbligati ad un nuovo sgombero forzato. Ora vivono accampati all’estrema periferia di Roma con grossi problemi di approvvigionamenti di acqua potabile ed elettricita’. Non ci sono collegamenti con mezzi pubblici con il centro e i bambini hanno dovuto rinunciare a ritornare nelle loro scuole e a frequentare i loro amici.

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Luigi Narici
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06-06-2008 ROMA Due giovani madri rom con i loro figli durante lo sgombero del loro campo nel centralissimo quartiere di Testaccio. La loro comunità ha la cittadinanza italiana e fu già sgombrata dall’ex mattatoio dalla giunta comunale di sinistra  per far posto alla “Città dell’altra economia”, un centro commerciale alternativo. Vivevano li da quindici anni e i bambini frequentavano le scuole del quartiere. Erano ben integrati e si erano costruiti una rete di amicizie con gli altri bambini del quartiere. Dopo essere stati parcheggiati per più di un anno su una strada adiacente all’ex mattatoio, una nuova ordinanza della giunta comunale di destra li ha obbligati ad un nuovo sgombero forzato. Ora vivono accampati all’estrema periferia di Roma con grossi problemi di approvvigionamenti di acqua potabile ed elettricita’. Non ci sono collegamenti con mezzi pubblici con il centro e i bambini hanno dovuto rinunciare a ritornare nelle loro scuole e a frequentare i loro amici.